Mi presento: sono un blog, il blog Zig Zag. Letteralmente sono un abbreviativo di web log, ovvero un sito che tiene appunti. Concretamente mi paragonano ad un diario senza lucchetto dove avviene un interscambio di notizie, opinioni e considerazioni tra tutti gli utenti che mi frequentano. Sono una via di mezzo tra il diario ed il giornale. Io, Zig Zag, sono nato per regalare un angolo di web a tutti questi bimbi della scuola "Nicola Fornelli" di Bitonto, al loro preside e ai loro insegnanti, dove poter raccontare qualasiasi cosa. Chiunque può scrivere e lasciare commenti.. insomma vorrei essere per voi un salotto virtuale.
Buona navigazione!
20071228
Editoriale
Anno scolastico 2007/2008
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
questo spazio è vostro, è la vostra scrivania, è la ribalta delle vostre menti. Abituati come siamo a consocere gli avvenimenti dei nostri tempi nella versione più deteriore della società, abituati come siamo a dar credere all’ “audience” dei fatti e degli eventi del nostro tempo, giornali e programmi televisivi fanno leva sui peggiori aspetti del nostro tempo, che sembrano essere più accattivanti delle buone notizie. È il sistema di valutare e di apprezzare quanto avviene intorno a noi che deve essere modificato. È il sistema di valutare ed apprezzare gli individui che deve essere modificato. I giovani che crescono hanno bisogno di esempi positivi, di modelli retti, di affermazioni oneste. I giovani che crescono hanno bisogno di sapere che una parte consistente ma dimenticata di questo pianeta opera lealmente, lavora con rettitudine, crede nella solidarietà. Una raccolta di notizie “rosa” che aiutano a credere, che incoraggiano a crescere, che maturano a vivere. È necessario conoscere e far conoscere che una fetta di umanità ha tanta voglia di costruire un mondo diverso, migliore, vivibile e condivisibile. Un giornale fatto da bambini, per i bambini, ma anche per gli adulti affinchè noi adulti decidiamo, una volta per tutte, di modificare i nostri sistemi di vita, quesi sitemi che affideremo poi a voi, ragazzi in crescita oggi, adulti responsabili e partecipativi, domani. Forza, bambini, il mondo è vostro, conquistatelo e cambiatelo con occhi limpidi, con menti serene, con cuori fiduciosi. Noi abbiamo fiducia in voi, piena fiducia.
Il Dirigente scolastico
Franco Bellezza
Carissime ragazze, carissimi ragazzi,
questo spazio è vostro, è la vostra scrivania, è la ribalta delle vostre menti. Abituati come siamo a consocere gli avvenimenti dei nostri tempi nella versione più deteriore della società, abituati come siamo a dar credere all’ “audience” dei fatti e degli eventi del nostro tempo, giornali e programmi televisivi fanno leva sui peggiori aspetti del nostro tempo, che sembrano essere più accattivanti delle buone notizie. È il sistema di valutare e di apprezzare quanto avviene intorno a noi che deve essere modificato. È il sistema di valutare ed apprezzare gli individui che deve essere modificato. I giovani che crescono hanno bisogno di esempi positivi, di modelli retti, di affermazioni oneste. I giovani che crescono hanno bisogno di sapere che una parte consistente ma dimenticata di questo pianeta opera lealmente, lavora con rettitudine, crede nella solidarietà. Una raccolta di notizie “rosa” che aiutano a credere, che incoraggiano a crescere, che maturano a vivere. È necessario conoscere e far conoscere che una fetta di umanità ha tanta voglia di costruire un mondo diverso, migliore, vivibile e condivisibile. Un giornale fatto da bambini, per i bambini, ma anche per gli adulti affinchè noi adulti decidiamo, una volta per tutte, di modificare i nostri sistemi di vita, quesi sitemi che affideremo poi a voi, ragazzi in crescita oggi, adulti responsabili e partecipativi, domani. Forza, bambini, il mondo è vostro, conquistatelo e cambiatelo con occhi limpidi, con menti serene, con cuori fiduciosi. Noi abbiamo fiducia in voi, piena fiducia.
Il Dirigente scolastico
Franco Bellezza
20071227
Inserto "Il bello della vita"
Lettera ad una persona speciale
Caro Pablo,
ti scrivo questa lettera perchè non sono ancora riuscito a dirti grazie per avermi salvato la vita. Questa estate non è stata come tutte le altre perchè ho vissuto un'esperienza di vita straordinaria dove la mia esistenza poteva finire. Ma il destino ha voluto che io continuassi a vivere grazie non ad un donatore qualsiasi, che sarebbe stato comunque il mio salvatore, ma a te che con la tua innocenza e latua serenità hai fatto un gesto unico nel suo genere. Mi sento unito a te per sempre, come se fossimo un'unica persona. Per me sei l'essere più speciale al mondo e potrai sempre contare sul mio aiuto, il mio amore e la mia fedeltà. Il mio più grande desiderio è che quando saremo più grandi ritorneremo lì, al quarto piano del POliclino "San Matteo" di Pavia, a mostrare a tutti quei bambini che stanno male e che continuano a lottare che si può vivere granzie ai "donatori", PERSONE SPECIALI E MERAVIGLIOSE. Perchè tutto questo sia successo io non lo so, ma una cosa so per certo, che ti voglio un mondo di bene. GRAZIE PER TUTTA LA VITA AL MIO CARO FRATELLO ED EROE PABLO.
Ramon
La nostra festa diventa pane..
In occasione della Prima Comunione, i bambini della Parrocchia Santi Medici, guidati dai loro catechisti, hanno pensato di trasformare la gioia della loro festa in pane per i poveri attraverso la realizzazione di una mensa in Costa d’Avorio per i bambini oppressi dalla fame. Ecco come due di questi bambini hanno spiegato le ragioni di questo bellissimo, lodevole progetto.“Finalmente siamo in 4^”! Un anno molto speciale per noi perché ci apprestiamo ad incontrare Gesù che si fa pane per noi. I nostri catechisti, per farci comprendere in modo più efficace il dono che Gesù fa di sé nel Sacramento della Comunione, ci hanno proposto di farci noi stessi dono per gli altri attraverso un esperienza di concreta condivisione con i più deboli e i più bisognosi. Abbiamo così creato un gemellaggio con i padri missionari della S.M.A. (Società Missioni Africane), in particolare con padre Martino Bonazzetti, parroco di una missione in Costa d’Avorio, impegnandoci a contribuire alla realizzazione di una mensa per i bambini poveri della Missione. Per realizzare questo progetto, che abbiamo chiamato “La nostra festa diventa pane”, abbiamo intrapreso una serie di iniziative al fine di raccogliere fondi: autotassazione, risparmi di piccole rinunce, vendita di presepi e altri manufatti realizzati da noi stessi nel corso di laboratori di solidarietà, aggiunta simbolica di un posto in più alla tavola della festa di Prima Comunione. Sappiamo che l’esito del nostro progetto sarà solo una goccia in un oceano, comunque contribuirà a dare speranze di sopravvivenza a qualche bambino.
Annunciare il Vangelo è proprio questo: interessarsi concretamente dei bisogni degli altri. Per questo non possiamo e non dobbiamo tirarci indietro, perché è eliminando le distanze che i bambini sono uguali. Padre Mariano si impegnerà a fare incontrare noi bambini di Prima Comunione con i bambini della Costa d’Avorio, per festeggiare insieme la gioia dell’amicizia.







Classi 4^G e 4^H
Caro Pablo,
ti scrivo questa lettera perchè non sono ancora riuscito a dirti grazie per avermi salvato la vita. Questa estate non è stata come tutte le altre perchè ho vissuto un'esperienza di vita straordinaria dove la mia esistenza poteva finire. Ma il destino ha voluto che io continuassi a vivere grazie non ad un donatore qualsiasi, che sarebbe stato comunque il mio salvatore, ma a te che con la tua innocenza e latua serenità hai fatto un gesto unico nel suo genere. Mi sento unito a te per sempre, come se fossimo un'unica persona. Per me sei l'essere più speciale al mondo e potrai sempre contare sul mio aiuto, il mio amore e la mia fedeltà. Il mio più grande desiderio è che quando saremo più grandi ritorneremo lì, al quarto piano del POliclino "San Matteo" di Pavia, a mostrare a tutti quei bambini che stanno male e che continuano a lottare che si può vivere granzie ai "donatori", PERSONE SPECIALI E MERAVIGLIOSE. Perchè tutto questo sia successo io non lo so, ma una cosa so per certo, che ti voglio un mondo di bene. GRAZIE PER TUTTA LA VITA AL MIO CARO FRATELLO ED EROE PABLO.
Ramon
La nostra festa diventa pane..
In occasione della Prima Comunione, i bambini della Parrocchia Santi Medici, guidati dai loro catechisti, hanno pensato di trasformare la gioia della loro festa in pane per i poveri attraverso la realizzazione di una mensa in Costa d’Avorio per i bambini oppressi dalla fame. Ecco come due di questi bambini hanno spiegato le ragioni di questo bellissimo, lodevole progetto.“Finalmente siamo in 4^”! Un anno molto speciale per noi perché ci apprestiamo ad incontrare Gesù che si fa pane per noi. I nostri catechisti, per farci comprendere in modo più efficace il dono che Gesù fa di sé nel Sacramento della Comunione, ci hanno proposto di farci noi stessi dono per gli altri attraverso un esperienza di concreta condivisione con i più deboli e i più bisognosi. Abbiamo così creato un gemellaggio con i padri missionari della S.M.A. (Società Missioni Africane), in particolare con padre Martino Bonazzetti, parroco di una missione in Costa d’Avorio, impegnandoci a contribuire alla realizzazione di una mensa per i bambini poveri della Missione. Per realizzare questo progetto, che abbiamo chiamato “La nostra festa diventa pane”, abbiamo intrapreso una serie di iniziative al fine di raccogliere fondi: autotassazione, risparmi di piccole rinunce, vendita di presepi e altri manufatti realizzati da noi stessi nel corso di laboratori di solidarietà, aggiunta simbolica di un posto in più alla tavola della festa di Prima Comunione. Sappiamo che l’esito del nostro progetto sarà solo una goccia in un oceano, comunque contribuirà a dare speranze di sopravvivenza a qualche bambino.
Annunciare il Vangelo è proprio questo: interessarsi concretamente dei bisogni degli altri. Per questo non possiamo e non dobbiamo tirarci indietro, perché è eliminando le distanze che i bambini sono uguali. Padre Mariano si impegnerà a fare incontrare noi bambini di Prima Comunione con i bambini della Costa d’Avorio, per festeggiare insieme la gioia dell’amicizia.







Classi 4^G e 4^H
Nasce il giornale.. poteva chiamarsi così..
Altre proposte per il nome del giornalino..
Diario di bordo
26 settembre 2007: L’avvio
Inizia per noi, oggi, una nuova avventura: DIVENTIAMO GIORNALISTI!
Andremo a caccia di notizie, di BELLE NOTIZIE e realizzeremo un giornalino tutto nostro dove il “bello” e il “buono” avranno finalmente il posto che merita: il primo. Sappiamo che sarà faticoso: seguire gli eventi, scrivere testi, disegnare, stampare… Impegnerà gran parte del nostro tempo e delle nostre energie. Però… che bello! Lavoreremo insieme, a più mani, per “impastare”, con fatica, ma anche con divertimento, i pensieri, le proposte, le emozioni, le attitudini di ciascuno.
VAI ZIG ZAG! SEI TUTTI NOI!
I bambini:
Classe 4^ E
Anna Amorisco,
Miriana Baldasarre,
Martina Baldo,
Rosa Barone,
Rossella Bonasia,
Rami Bouzaghba,
Giuseppe De Biase,
Alessandro Derasmo,
Francesco Ignomeriello,
Annalisa Labianca,
Nicola Maggio,
Alessio Moretti,
Francesco Morollo,
Annalisa Murgolo,
Maria Rosaria Murgolo,
Giuseppe Alessandro Palmieri,
Lucia Pantaleo,
Domenico Paparella,
Jlenia Romanelli,
Fiorenza Rossiello,
Cristina Anna Speranza,
Giuseppe Vacca,
Katia Vacca,
Alessandro Viesti,
Stefano Viesti,
Vincenzo Visaggi
Classe 4^ F
Domenico Bucci,
Gabriele Colapinto,
Simona Cormio,
Vincenzo Fallacara,
Michele Fusari,
Francesco Lapietra,
Giovanni Lobianco,
Pietro Morrone,
Vito Arcangelo Murgolo,
Alessia Nanocchio,
Desireè Narciso,
Nicola Noviello,
Vincenzo Pagone,
Giuliano Michel Palladino
Classe 4^ G
Vitantonio Allegretti,
Francesco Antonino,
Francesca Berardi,
Alessia Bisceglie,
Maria Giorgia Brandi,
Annalisa Brattoli,
Claudio Cataldi,
Maria Rosanna Chiaromonte,
Giuliana Coviello,
Rosanna Coviello,
Andrea D'Ambrosio,
Maria Rosaria De Michele,
Tiziana De Nadai,
Maria De Pantaleone,
Giulio Desantis,
Raffaella Fiore,
Arianna Garofalo,
Domenico Lacassia,
Giulia Pia Lavacca,
Antonio Licinio,
Enrica Licinio,
Davide Lillo,
Mariafrancesca Mele,
Mauro Messere,
Antonella Murgolo,
Davide Pastoressa,
Damiana Pierro,
Simona Vitucci
Classe 4^ H
Achille Vito
Buquicchio Noemi
Cioce Salvatore
Cuoccio Simona
Fallacara Giovanni
Lacassia Ritangela
Lisi Daniele
Marchello Emanuele
Marrone Carmela
Mercurio William
Mininni Francesco
Mitolo Nicola
Pazienza Maria
Persia Martina
Rapio Antonella
Rapio Nicolas
Recchia Giada
Regina Graziana
Ruggiero Michele
Saretti Cosimo
Vignogna Eulalia
Le maestre
Luciana Barile • 4^E - 4^F
Tina Desantis • 4^H
Giulia Dipierro • 4^G
Mariolina Lacetera • 4^F
Domenica Matera • 4^E
Maria Piglionica • 4^G - 4^H











Classi 4^G e 4^H
Diario di bordo
26 settembre 2007: L’avvio
Inizia per noi, oggi, una nuova avventura: DIVENTIAMO GIORNALISTI!
Andremo a caccia di notizie, di BELLE NOTIZIE e realizzeremo un giornalino tutto nostro dove il “bello” e il “buono” avranno finalmente il posto che merita: il primo. Sappiamo che sarà faticoso: seguire gli eventi, scrivere testi, disegnare, stampare… Impegnerà gran parte del nostro tempo e delle nostre energie. Però… che bello! Lavoreremo insieme, a più mani, per “impastare”, con fatica, ma anche con divertimento, i pensieri, le proposte, le emozioni, le attitudini di ciascuno.
VAI ZIG ZAG! SEI TUTTI NOI!
I bambini:
Classe 4^ E
Anna Amorisco,
Miriana Baldasarre,
Martina Baldo,
Rosa Barone,
Rossella Bonasia,
Rami Bouzaghba,
Giuseppe De Biase,
Alessandro Derasmo,
Francesco Ignomeriello,
Annalisa Labianca,
Nicola Maggio,
Alessio Moretti,
Francesco Morollo,
Annalisa Murgolo,
Maria Rosaria Murgolo,
Giuseppe Alessandro Palmieri,
Lucia Pantaleo,
Domenico Paparella,
Jlenia Romanelli,
Fiorenza Rossiello,
Cristina Anna Speranza,
Giuseppe Vacca,
Katia Vacca,
Alessandro Viesti,
Stefano Viesti,
Vincenzo Visaggi
Classe 4^ F
Domenico Bucci,
Gabriele Colapinto,
Simona Cormio,
Vincenzo Fallacara,
Michele Fusari,
Francesco Lapietra,
Giovanni Lobianco,
Pietro Morrone,
Vito Arcangelo Murgolo,
Alessia Nanocchio,
Desireè Narciso,
Nicola Noviello,
Vincenzo Pagone,
Giuliano Michel Palladino
Classe 4^ G
Vitantonio Allegretti,
Francesco Antonino,
Francesca Berardi,
Alessia Bisceglie,
Maria Giorgia Brandi,
Annalisa Brattoli,
Claudio Cataldi,
Maria Rosanna Chiaromonte,
Giuliana Coviello,
Rosanna Coviello,
Andrea D'Ambrosio,
Maria Rosaria De Michele,
Tiziana De Nadai,
Maria De Pantaleone,
Giulio Desantis,
Raffaella Fiore,
Arianna Garofalo,
Domenico Lacassia,
Giulia Pia Lavacca,
Antonio Licinio,
Enrica Licinio,
Davide Lillo,
Mariafrancesca Mele,
Mauro Messere,
Antonella Murgolo,
Davide Pastoressa,
Damiana Pierro,
Simona Vitucci
Classe 4^ H
Achille Vito
Buquicchio Noemi
Cioce Salvatore
Cuoccio Simona
Fallacara Giovanni
Lacassia Ritangela
Lisi Daniele
Marchello Emanuele
Marrone Carmela
Mercurio William
Mininni Francesco
Mitolo Nicola
Pazienza Maria
Persia Martina
Rapio Antonella
Rapio Nicolas
Recchia Giada
Regina Graziana
Ruggiero Michele
Saretti Cosimo
Vignogna Eulalia
Le maestre
Luciana Barile • 4^E - 4^F
Tina Desantis • 4^H
Giulia Dipierro • 4^G
Mariolina Lacetera • 4^F
Domenica Matera • 4^E
Maria Piglionica • 4^G - 4^H











Classi 4^G e 4^H
Dedicato ai nonni
Festa in cortile in onore dei nonni
I bambini di terza hanno organizzato una festa in onore dei loro nonni nel cortile della scuola. Siamo in cortile anche noi. Assistiamo alla festa per scrivere la cronaca dell'evento, ma anche per dire ai NOSTRI nonni , e a TUTTI i nonni del mondo, quanto li adoriamo. I bambini di terza esordiscono cantando tra gli applausi entusiasti dei loro nonni. Mentre cantano, alcune nonne fanno le orecchiette, awltre ricamano, altre lavorano all'uncinetto, altre creano fiori di carta.
I bambini hanno in mano un palloncino e poi tutti insieme li fanno volare in un'atmosfera di grande gioia. Adesso un nonno prende la parola: racconta di come si viveva in Italia dopo la seconda guerra mondiale e di come era la scuola quando era bambino lui. Altri nonni si alternano sul palcoscenico con dialoghi e poesie in dialetto fra gli applausi e il divertimento dei presenti. Recitano una poesia in dialetto anche due bambini. Finisce lo spettacolo e noi ci avviciniamo ad alcuni nonni per intervistarli. Ci dicono il loro nome e quanti nipoti hanno.
Chiediamo inoltre.
D - Aiutate i vostri figli a tenere i nipotini?
R - Certo, molto volentieri.
D - Qualche volta vi sentite soli?
R - Sì, succede spesso, ma quando succede, ma quando succede, chiamiamo i nostri nipoti e non ci sentiamo più soli .
D - Siete contenti di essere nonni?
R - Sì, sì, sì.
Caro nonno Antonio,
per me sei stato un nonno veramente speciale. Da quando sono nato non ho mai sentito la tua voce perchè una brutta malattia le l'ha portata via. Quante domande senza risposte, ma soltanto un breve sorriso. Ogni volta che venivo a trovarti eri sempre lì sulla tua sedia a guardare la televisione. Io mi avvicino per tu mi guardavi con quegli occhioni tristi e nello stesso tempofelici, felici di vedervi. adesso che tu non ci sei più, con questa lettera speciale, voglio dirti che mi manchi tanto e sono convinto che se potessi leggerla torneresti a sorridermi.
Con amore
Nico


Classi 4^G e 4^H



Classi 4^E e 4^F







Classi 4^G e 4^H
Una favola tutta da raccontare
Oggi mercoledì 3 ottobre 2007 è stata una giornata molto particolare: abbiamo invitato la nonna di Fiorenza e il nonno di Miriana per raccontarci la loro storia. Per dare il benvenuto ai nonni, due nostri compagni hanno decorato la lavagna della nostra classe. Quando sono entrati li abbiamo tutti applauditi e fatti accomodare. Eravamo tutti ansioni. Il nonno di Miriana ricorda che da bambino aiutava il padre a vendere le coperte e si recava a Giovinazzo con il traino al pastificio. Come premio, per l'aiuto prestato, aveva 300 lire che a quei tempi erano molte. Il nonno ricorda anche quando per la prima volta andò al cinema Galleria e per questo aiutò la mamma nelle faccende di casa. I bambini potevano giocare per strada senza i pericoli di oggi e lui si divertiva con i suoi amici a giocare con i sassolini o con il pallone. La nonna di Fiorenza ricorda la guerra vissuta quando era ancora una bambina di scuola elementare. Frequentava il Sacro Cuore, ricorda ancora il suono stridulo delle sirene che avvisavano dell'arrivo di un aereo nemico che avrebbe potuto sganciare una bomba. Le suore ordinavano ai bambini di mettersi in fila e si recavano nel rifugio sotterraneo. Lì con i visi impauriti e di lcuore che batteva forte, pregavano la Madonnina affinchè li proteggesse. La nonna ricorda ancora quando gli Americani perquisivano le case e regalavano stecche di cioccolata ai bambini. A quei tempi i dolci si mangiavano solo a Pasqua e a Natale e il pane si comprava con una tessera. A volte le mamme si alzavano la notte e cucinavano il pane in casa. Molto vivo è il ricordo del coprifuoco: tutte le luci erano spente e le strade erano illuminate solo dalla luce della luna, mentre in casa c'erano le candele. Una volta le suore invitarono Mussolini (il duce) e dissero alle bambine di vestirsi bene con gonnellina a pieghe blu e camicetta bianca. La nonna ricorda quando dovevano fare gli esami della quinta elementare e con le sue compagne andò all'altare della chiesa e prese dei petali di rosa della Madonnina affinchè le dessero fortuna. La nonna amava giocare con i taburelli e le piaceva leggere e cucire. Quanti ricordi! E'stato bello aver ascoltato questi due nonni tanto buoni e bravi che sui loro visi avevano le rughe di una vita trascorsa tra gioia e dolore. Questa esperienza è stata mnolto interessante e ci ha fatto capire come noi bambini di oggi viviamo più agiati e nel benessere che spesso e volentieri non apprezziamo. La "storia" dei nonni ci è quasi sembrata una favola: un mondo fatto di suoni, colori, rumori e voci.
Classi 4^E e 4^F
Coriandoli di simpatia
I nonni sono il dono di Dio che ci protegge anche a costo della loro vita.
Insomma sono i nostri angeli custodi.
Chi è che mi fa scherzare?
E chi mi fa giocare?
Chi è che mi fa sognare?
Tu nonno, la persona a me più cara.
I nonni ci portano allegria e simpatia
perchè ci vogliono molto ma molto bene.
Cara nonna, mi piaci quando mi prepari il gelato
ma mi piaci di più quando mi prepari i dolcetti.
Un dolcissimo abbraccio.
Mio nonno è un gran golosone e si mangia tutto il torrone.
La nonna è buona e comprensiva e mi racconta sempre una bella poesia.
Cara nonna ti voglio bene soprattutto se mi fai le pizze.
I bambini di terza hanno organizzato una festa in onore dei loro nonni nel cortile della scuola. Siamo in cortile anche noi. Assistiamo alla festa per scrivere la cronaca dell'evento, ma anche per dire ai NOSTRI nonni , e a TUTTI i nonni del mondo, quanto li adoriamo. I bambini di terza esordiscono cantando tra gli applausi entusiasti dei loro nonni. Mentre cantano, alcune nonne fanno le orecchiette, awltre ricamano, altre lavorano all'uncinetto, altre creano fiori di carta.
I bambini hanno in mano un palloncino e poi tutti insieme li fanno volare in un'atmosfera di grande gioia. Adesso un nonno prende la parola: racconta di come si viveva in Italia dopo la seconda guerra mondiale e di come era la scuola quando era bambino lui. Altri nonni si alternano sul palcoscenico con dialoghi e poesie in dialetto fra gli applausi e il divertimento dei presenti. Recitano una poesia in dialetto anche due bambini. Finisce lo spettacolo e noi ci avviciniamo ad alcuni nonni per intervistarli. Ci dicono il loro nome e quanti nipoti hanno.
Chiediamo inoltre.
D - Aiutate i vostri figli a tenere i nipotini?
R - Certo, molto volentieri.
D - Qualche volta vi sentite soli?
R - Sì, succede spesso, ma quando succede, ma quando succede, chiamiamo i nostri nipoti e non ci sentiamo più soli .
D - Siete contenti di essere nonni?
R - Sì, sì, sì.
Caro nonno Antonio,
per me sei stato un nonno veramente speciale. Da quando sono nato non ho mai sentito la tua voce perchè una brutta malattia le l'ha portata via. Quante domande senza risposte, ma soltanto un breve sorriso. Ogni volta che venivo a trovarti eri sempre lì sulla tua sedia a guardare la televisione. Io mi avvicino per tu mi guardavi con quegli occhioni tristi e nello stesso tempofelici, felici di vedervi. adesso che tu non ci sei più, con questa lettera speciale, voglio dirti che mi manchi tanto e sono convinto che se potessi leggerla torneresti a sorridermi.
Con amore
Nico


Classi 4^G e 4^H



Classi 4^E e 4^F







Classi 4^G e 4^H
Una favola tutta da raccontare
Oggi mercoledì 3 ottobre 2007 è stata una giornata molto particolare: abbiamo invitato la nonna di Fiorenza e il nonno di Miriana per raccontarci la loro storia. Per dare il benvenuto ai nonni, due nostri compagni hanno decorato la lavagna della nostra classe. Quando sono entrati li abbiamo tutti applauditi e fatti accomodare. Eravamo tutti ansioni. Il nonno di Miriana ricorda che da bambino aiutava il padre a vendere le coperte e si recava a Giovinazzo con il traino al pastificio. Come premio, per l'aiuto prestato, aveva 300 lire che a quei tempi erano molte. Il nonno ricorda anche quando per la prima volta andò al cinema Galleria e per questo aiutò la mamma nelle faccende di casa. I bambini potevano giocare per strada senza i pericoli di oggi e lui si divertiva con i suoi amici a giocare con i sassolini o con il pallone. La nonna di Fiorenza ricorda la guerra vissuta quando era ancora una bambina di scuola elementare. Frequentava il Sacro Cuore, ricorda ancora il suono stridulo delle sirene che avvisavano dell'arrivo di un aereo nemico che avrebbe potuto sganciare una bomba. Le suore ordinavano ai bambini di mettersi in fila e si recavano nel rifugio sotterraneo. Lì con i visi impauriti e di lcuore che batteva forte, pregavano la Madonnina affinchè li proteggesse. La nonna ricorda ancora quando gli Americani perquisivano le case e regalavano stecche di cioccolata ai bambini. A quei tempi i dolci si mangiavano solo a Pasqua e a Natale e il pane si comprava con una tessera. A volte le mamme si alzavano la notte e cucinavano il pane in casa. Molto vivo è il ricordo del coprifuoco: tutte le luci erano spente e le strade erano illuminate solo dalla luce della luna, mentre in casa c'erano le candele. Una volta le suore invitarono Mussolini (il duce) e dissero alle bambine di vestirsi bene con gonnellina a pieghe blu e camicetta bianca. La nonna ricorda quando dovevano fare gli esami della quinta elementare e con le sue compagne andò all'altare della chiesa e prese dei petali di rosa della Madonnina affinchè le dessero fortuna. La nonna amava giocare con i taburelli e le piaceva leggere e cucire. Quanti ricordi! E'stato bello aver ascoltato questi due nonni tanto buoni e bravi che sui loro visi avevano le rughe di una vita trascorsa tra gioia e dolore. Questa esperienza è stata mnolto interessante e ci ha fatto capire come noi bambini di oggi viviamo più agiati e nel benessere che spesso e volentieri non apprezziamo. La "storia" dei nonni ci è quasi sembrata una favola: un mondo fatto di suoni, colori, rumori e voci.
Classi 4^E e 4^F
Coriandoli di simpatia
I nonni sono il dono di Dio che ci protegge anche a costo della loro vita.
Insomma sono i nostri angeli custodi.
Chi è che mi fa scherzare?
E chi mi fa giocare?
Chi è che mi fa sognare?
Tu nonno, la persona a me più cara.
I nonni ci portano allegria e simpatia
perchè ci vogliono molto ma molto bene.
Cara nonna, mi piaci quando mi prepari il gelato
ma mi piaci di più quando mi prepari i dolcetti.
Un dolcissimo abbraccio.
Mio nonno è un gran golosone e si mangia tutto il torrone.
La nonna è buona e comprensiva e mi racconta sempre una bella poesia.
Cara nonna ti voglio bene soprattutto se mi fai le pizze.
Macchine d'epoca a scuola
UNA MOSTRA DAVVERO INTERESSANTE
Oggi 6 ottobre 2007 è stata una giornata davvero interessante: motori e auto d’epoca hanno fatto bella mostra di sé nel cortile della nostra scuola.
Viste da vicino queste macchine non sembravano poi così antiche, anzi sembravano appena uscite dalle case di produzione tanto erano belle e lucide.
I proprietari ci hanno poi spiegato che le macchine che abbiamo ammirato hanno davvero molti anni e che sembrano nuove perché sono curate e tirate a lucido per preservarle dalla corrosione del tempo. Effettivamente, ad uno sguardo più attento, abbiamo notato tanti particolari diversi dalle auto che guidano i nostri genitori: portabagagli molto piccoli o addirittura esterni, volanti di acciaio, cruscotti semplicissimi, curiosi fari… qualche bambino ha riconosciuto la macchina dei nonni.
Per tutti noi la mostra è stata un’occasione per renderci conto di quanto sia cambiato nel tempo il modo di costruire le macchine e per scoprire qualcosa di un passato che non conosciamo.







Classi 4^G e 4^H
Oggi 6 ottobre 2007 è stata una giornata davvero interessante: motori e auto d’epoca hanno fatto bella mostra di sé nel cortile della nostra scuola.
Viste da vicino queste macchine non sembravano poi così antiche, anzi sembravano appena uscite dalle case di produzione tanto erano belle e lucide.
I proprietari ci hanno poi spiegato che le macchine che abbiamo ammirato hanno davvero molti anni e che sembrano nuove perché sono curate e tirate a lucido per preservarle dalla corrosione del tempo. Effettivamente, ad uno sguardo più attento, abbiamo notato tanti particolari diversi dalle auto che guidano i nostri genitori: portabagagli molto piccoli o addirittura esterni, volanti di acciaio, cruscotti semplicissimi, curiosi fari… qualche bambino ha riconosciuto la macchina dei nonni.
Per tutti noi la mostra è stata un’occasione per renderci conto di quanto sia cambiato nel tempo il modo di costruire le macchine e per scoprire qualcosa di un passato che non conosciamo.







Classi 4^G e 4^H
Accendi la mente per un consumo intelligente

“Risparmio energetico”
Una lezione veramente interessante!!!...
Il problema dell’utilizzo dell’energia e il continuo spreco che se ne fa è diventato una realtà ormai quasi inevitabile per la nostra sopravvivenza.
Lunedì, 8 ottobre, ci siamo recati presso gli stands allestiti da LEGAMBIENTE, dove abbiamo potuto conoscere quali potrebbero essere le nuove forme di energia che l’uomo potrà sfruttare senza mettere a rischio la propria vita e quella della natura stessa.
Uno degli addetti agli stands ci ha detto che l’aumento dell’effetto serra e i cambiamenti climatici che ne derivano non sono più solo una minaccia per il futuro del nostro Pianeta, ma ormai una vera e propria realtà concreta.
Per fronteggiare il pericoloso aumento di gas serra e frenare l’aumento della temperatura terrestre, 169 Paesi hanno sottoscritto il “Protocollo di Kyoto”, che è uno dei più importanti documenti internazionali sulle problematiche ambientali. Con questo documento i paesi firmatari si impegnano a ridurre del 5,2% globale l’emissione di gas serra.La nostra guida ci ha detto che dopo Kyoto, è stato avviato il programma “Energia intelligente per l’Europa”, per favorire la riduzione del consumo di energia; infatti nella nostra vita quotidiana aumenta sempre più la richiesta di energia e questo comporta la necessità di utilizzare fonti energetiche pulite e rinnovabili e risparmiare attraverso comportamenti corretti e responsabili.
Quali sono queste fonti?
Una di queste fonti energetiche è data dallo sfruttamento dell’energia solare tramite pannelli che raccolgono i raggi solari e li trasformano in energia termica.
Altra energia pulita è quella del vento, sfruttata già da tempi remoti dall’uomo e che ai giorni nostri, mediante aereogeneratori raccolgono la forza del vento e la trasformano da energia cinetica in energia meccanica.
L’energia idroelettrica è quella che sfrutta la forza dell’acqua in movimento che viene trasformata in energia elettrica. La produzione di questa energia può avvenire in due modi: attraverso la costruzione di una diga o sfruttando i salti naturali dell’acqua stessa (cascate).
L’energia del suolo o geotermica è una forma di energia che utilizza le sorgenti di calore (soffioni o geyser) che provengono dagli stati profondi del terreno.
Le biomasse sono sostanze organiche di origine animale e vegetale dalle quali si può ottenere energia attraverso processi di combustione e carbonizzazione.
Queste fonti oltre ad essere rinnovabili e pulite sono anche illimitate e convenienti economicamente perché gratuite.
Un’altra forma di risparmio è quella energetica attraverso il cosiddetto “Consumo intelligente”: bastano poche e semplici abitudini per ridurre i consumi di energia in casa e fuori. Anche noi bambini possiamo contribuire attraverso piccoli gesti evitando sprechi.
Ecco alcuni piccoli accorgimenti: spegnere la luce quando non serve o quando è troppo illuminato; usare lampadine a basso consumo; chiudere bene i rubinetti quando gocciolano; verificare se nella caldaia ci siano perdite di gas; spegnere il riscaldamento prima di andare a dormire; fare la raccolta differenziata; andare a piedi o in bici; ecc…
Questa esperienza è stata interessante e ci ha fatto riflettere sull’importanza di risparmiare energia e rispettare l’ambiente in cui viviamo.

SOLUZIONE
Non laSCIARE le luci accese del teleVISOre e del LETTOre.
ConsuMANO energia inutilMENTE
INCHIESTA
IL RISPARMIO ENERGETICO NEI CONSUMI QUOTIDIANI
Dopo aver discusso in classe su quanto sia importante l’uso delle nuove fonti di energia, gli alunni di 4E-F si sono chiesti se le loro famiglie si impegnano a risparmiare energia nei loro consumi quotidiani.
Pertanto hanno indagato ponendo loro delle domande.
QUESTIONARIO
- Utilizzi per l’illuminazione lampade a risparmio energetico?
- Spegni la luce quando non è necessaria?
- Chiudi il rubinetto quando ti lavi i denti o quando ti insaponi sotto la doccia?
- Spegni i termosifoni prima di andare a dormire?
- Quando compri un elettrodomestico guardi l’etichetta energetica?
- Fai la raccolta differenziata?
- Usi i ‘prodotti riciclati?

CONCLUSIONE
Dall’indagine effettuata è emerso che la maggior parte delle famiglie risparmia energia in modo intelligente; viene, invece, data meno importanza alla raccolta differenziata e alla lettura dell’etichetta energetica nella scelta di un elettrodomestico.
Classi 4^E e 4^F
NEL PAESE DI ENERGINO
C' era una volta nel paese dell' Energia una forza della natura, EnerGino che insieme a LucenTina si accorsero che la gente era diventata sprecona perchË consumava troppa energia. Cosa fecero? Convocarono due bambinidel paese,Fabio e Giorgia, per far dire a tutti gli abitanti di usare meglio l'energia che avevano a disposizione.
Tutti fecero solo finta di ascoltarli, ma non capirono nulla.
Il giorno dopo EnerGino e LucenTina con tanta pazienza provarono loro stessi a spiegare che per risparmiare l'energia era facile: bastava solo mettere in pratica alcuni consigli.
Anche questa volta il tentativo fallÏ, la gente continuava a essere distratta.
Con il troppo spreco di energia,perÚ, il consumo nelle case aumentÚ e le spese pure. I mariti cominciarono a lamentarsi per l'elevato consumo e molti perfino litigarono fino a quando... un abitante trovò un foglio stropicciato, lo prese e lo lesse.
Era il foglio gettato via da EnerGino e LucenTina ormai in preda alla disperazione.RipensÚ a tutto quello che avevano consigliato i due bambini e pensÚ anche che EnerGino e LucenTina avevano effettivamente ragione.
Corse subito da loro per comunicargli la sua idea: far scrivere tutti i consigli su un volantino energetico, indistruttibile, da distribuire agli abitanti. Si misero subito al lavoro e scrissero le regole più importanti:
-spegnere la luce quando si Ë in un 'altra stanza;
-effettuare la raccolta differenziata;
-consumare meno acqua quando si lavano i denti;
-non lasciare la televisione accesa quando si Ë in un'altra stanza;
-preferire la bicicletta all'auto.
Quel giorno fu faticosissimo non solo per quell'uomo ma anche per i due bambini che ricordarono quella giornata come una giornata "stramitica".
Nei giorni seguenti, dopo aver ricevuto i volantini, i cittadini cominciarono a consumare meno ; le spese calarono, l'energia non fu pi˘ sprecata e tutti in quel paese vissere per sempre felici.
Classi 4^G e 4^H

Classi 4^E e 4^F







Classi 4^E e 4^F
Halloween!! A spasso con la paura
Cronaca di una giornata molto divertente:
LA FESTA DI HALLOWEEN
A scuola è stata organizzata una festa dalla compagnia ”STRANIDEA”
Nell’aula magna a cui hanno partecipato tutti gli alunni
Oggi 31 ottobre, mentre correggevamo gli esercizi di riflessione sulla lingua, siamo stati interrotti dalla maestra Giustina e dai suoi alunni di seconda che ci hanno augurato buona festa di Halloween con un canto, girando tra i banchi.
Eravamo molto eccitati e distratti per l’inizio di un’altra festa, non concentrandoci su quello che dovevamo fare.
Dopo cinque minuti, la maestra ci ha detto che era il nostro turno per andare nell’aula magna; saputa la notizia, tutti noi abbiamo fatto salti di gioia mentre ci preparavamo.
Ci siamo messi tutti in fila e ci siamo avviati verso l’aula magna.
Siamo stati accolti da zucche e fantasmini utilizzati come addobbi, dal fumo usato come nebbia e dalla compagnia di animatori “Stranidea”, la più strampalata della nostra scuola.
Questa compagnia, come prima attività ci ha fatto ballare una divertentissima canzone scelta dal loro Dj. Si sono disposti in diagonale per dimostrarci come si ballava quella canzone.
Come seconda attività hanno scelto un bambino per ogni squadra e nella nostra hanno scelto Annalisa che doveva essere la mummia.
Il gioco consisteva nell’interpretare la mummia in modo più originale; il vincitore del gioco è stato un bambino di 4^F.
Il terzo gioco è stato quello di formare un cerchio per ogni squadra e far assaggiare una bevanda; chi indovinava gli ingredienti vinceva.
Finalmente abbiamo vinto noi e per concludere questa divertentissima giornata di Halloween ci hanno fatto formare per ogni classe un trenino accompagnati da una stupenda musica.
Infine ci hanno fatto salutare tutti gli animatori ed è stata anche bella perché siamo stati con altri alunni di altre classi.
Baldo Martina
Classi 4^E e 4^F


Classi 4^G e 4^H


Classi 4^G e 4^H

Classi 4^E e 4^F
LA FESTA DI HALLOWEEN
A scuola è stata organizzata una festa dalla compagnia ”STRANIDEA”
Nell’aula magna a cui hanno partecipato tutti gli alunni
Oggi 31 ottobre, mentre correggevamo gli esercizi di riflessione sulla lingua, siamo stati interrotti dalla maestra Giustina e dai suoi alunni di seconda che ci hanno augurato buona festa di Halloween con un canto, girando tra i banchi.
Eravamo molto eccitati e distratti per l’inizio di un’altra festa, non concentrandoci su quello che dovevamo fare.
Dopo cinque minuti, la maestra ci ha detto che era il nostro turno per andare nell’aula magna; saputa la notizia, tutti noi abbiamo fatto salti di gioia mentre ci preparavamo.
Ci siamo messi tutti in fila e ci siamo avviati verso l’aula magna.
Siamo stati accolti da zucche e fantasmini utilizzati come addobbi, dal fumo usato come nebbia e dalla compagnia di animatori “Stranidea”, la più strampalata della nostra scuola.
Questa compagnia, come prima attività ci ha fatto ballare una divertentissima canzone scelta dal loro Dj. Si sono disposti in diagonale per dimostrarci come si ballava quella canzone.
Come seconda attività hanno scelto un bambino per ogni squadra e nella nostra hanno scelto Annalisa che doveva essere la mummia.
Il gioco consisteva nell’interpretare la mummia in modo più originale; il vincitore del gioco è stato un bambino di 4^F.
Il terzo gioco è stato quello di formare un cerchio per ogni squadra e far assaggiare una bevanda; chi indovinava gli ingredienti vinceva.
Finalmente abbiamo vinto noi e per concludere questa divertentissima giornata di Halloween ci hanno fatto formare per ogni classe un trenino accompagnati da una stupenda musica.
Infine ci hanno fatto salutare tutti gli animatori ed è stata anche bella perché siamo stati con altri alunni di altre classi.
Baldo Martina
Classi 4^E e 4^F


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